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pH vaginale e benessere intimo: come mantenerlo in equilibrio

IMMAGINE il corretto ph vaginale

L'equilibrio del microbiota vaginale è fondamentale per il benessere intimo, e il pH gioca un ruolo chiave in questo equilibrio. Ma cos'è esattamente il pH, e qual è la differenza tra il pH vaginale e quello vulvare? 

In questo articolo, esploreremo insieme questi aspetti cruciali per la salute intima femminile.

Tutto ha inizio dal microbiota vaginale

Lo studio del microbiota vaginale, iniziato oltre 150 anni fa, ha subito una profonda evoluzione. Grazie all'utilizzo del microscopio ottico e delle colture batteriche, è stato inizialmente formulato il concetto di flora vaginale "normale" e "patologica". Un passo fondamentale è stata la scoperta, nel 1892, del bacillo di Döderlein, successivamente rinominato Lactobacillus.

IMMAGINE ecosistema vaginale

I lattobacilli esercitano importanti effetti protettivi sulla mucosa vaginale attraverso diversi meccanismi:

  • riduzione del pH vaginale mediante produzione di acidi organici, in particolare acido lattico, attraverso la degradazione del glicogeno rilasciato dalle cellule vaginali esercitando così un'attività antimicrobica selettiva nei confronti dei microrganismi patogeni o opportunisti;
  • produzione di sostanze antimicrobiche, come batteriocine e perossido di idrogeno (H2O2) in grado di sopprimere la crescita di diversi microrganismi;
  • modulazione del sistema immunitario locale.

Altro elemento importante da ricordare è che il microbiota vaginale è una struttura dinamica poiché muta nelle varie fasi della vita. Nella pubertà e in menopausa è costituito da tanti tipi di microrganismi a eccezione dei lattobacilli, e questo comporta un rischio più alto di sviluppare infezioni vaginali in queste età perché manca una protezione fondamentale. In età fertile, invece, gli estrogeni stimolano l’ispessimento del tessuto vaginale e aumentano la produzione all’interno delle cellule vaginali di glicogeno, substrato e nutrimento per i lattobacilli che diventano numerosi e abbondanti.

Cos’è il pH vaginale?

Il pH vaginale è una misura del grado di acidità o di alcalinità dell'ambiente vaginale.

Il pH vaginale fisiologico è compreso tra un range di valori di 3,8-4,5. Tale range, moderatamente acido, conferisce all'ambiente vaginale un effetto protettivo, creando una barriera che ostacola la proliferazione di un microbiota dannoso, prevenendo così l'insorgenza di infezioni. Il pH vaginale rappresenta dunque un importante determinante dell’ecosistema vaginale.

pH vaginale alterato: quando preoccuparsi?

Molti fattori associati al rischio di infezione vaginale agiscono alterando l’ecosistema vaginale.

Un pH più alto è spesso collegato a infezioni come la vaginosi batterica, la vaginite aerobia e le infezioni miste, ma non alla candidosi, dove il pH rimane acido. Un pH elevato, tuttavia, non indica sempre un'infezione attiva. Può anche essere un segno di vaginite atrofica, un'infiammazione vaginale dovuta alla mancanza di estrogeni, che può derivare per esempio dalla menopausa, dall'allattamento, da alcune terapie o da malattie autoimmuni.

Monitorare il pH vaginale, anche con auto-test, e prestare attenzione ai sintomi e alle abitudini, può aiutare a individuare il rischio di infezioni.

Si precisa che i risultati ottenuti con auto-test devono sempre essere sottoposti al proprio medico curante, che potrà valutare così il da farsi.

 

IMMAGINE problematiche vaginali

Fonti:

  • Zichella L, De Angelis C. Flogosi dell’apparato genitale femminile. In: Grella PV, Massobrio M, Pecorelli S, et al., eds. Compendio di ginecologia e ostetricia. Monduzzi ed. 2006
  • Hainer BL, Gibson MV. Vaginitis: diagnosis and treatment. Am Fam Physician 2011;83:807-15
  • COME INQUADRARE E TRATTARE LE SECREZIONI VAGINALI ANOMALE - Dr. Lino Del Pup
  • L’atrofia vaginale – un cambiamento che dipende dalla menopausa – LA SOCIETA’ INTERNAZIONALE DELLA MENOPAUSA

Il pH vulvare è uguale a quello vaginale?

Di tutto il tratto genitale, la vulva è la prima linea di difesa dalle infezioni. Fattore determinante della sua salute è il pH vulvare il cui valore fisiologico è leggermente più alto rispetto alla vagina e si attesta intorno a 4,5 e 5,5.

IMMAGINE equilinrio vaginale

Questa differenza è dovuta a diversi fattori:

  • Esposizione esterna: la vulva è esposta a fattori ambientali come umidità, sfregamento, contatto con detergenti e indumenti, che possono influenzare il pH.
  • Secrezioni: la vulva è in contatto con secrezioni vaginali, sudore e urine, che possono alterare il pH.
  • Flora microbica: la flora microbica della vulva comprende popolazioni note per essere commensali del microbiota della pelle, del colon e della vagina, seppur con una maggioranza di lattobacilli.

Come mantenere l'equilibrio del pH intimo

Per mantenere in equilibrio il pH vulvare e vaginale, è consigliabile seguire alcune semplici regole:

  • Indumenti: indossare biancheria intima di cotone, evitando tessuti sintetici che possono favorire la sudorazione e l'umidità.
  • Alimentazione: seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, che può contribuire a mantenere in salute la flora batterica.
  • Igiene intima: utilizzare detergenti intimi delicati con un pH neutro o leggermente acido, evitando prodotti aggressivi.