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Pidocchi e pediculosi del capo

pediculosi

I pidocchi sono parassiti e come tali sono costretti ad insediarsi su un altro essere vivente per nutrirsi e riprodursi. L’infestazione da pidocchi viene definita “pediculosi” e, a seconda della specie e della zona del corpo interessata, si parla di pediculosi del capo, del corpo o del pube.

Pediculosi del capo

I pidocchi che vivono nel cuoio cappelluto (“pediculus humanus capitis”) si concentrano soprattutto sulla nuca, ovvero nella parte posteriore della testa e dietro le orecchie. Presentano un corpo grigiastro, di forma allungata e una testa appuntita, ma sono talmente piccoli che difficilmente si riconoscono ad occhio nudo (misurano 2-4 millimetri circa). Sono forniti di sei zampette uncinate con le quali si attaccano saldamente ai capelli.

Come avviene il contagio

I pidocchi non volano e non saltano da una testa all’altra, ma possono spostarsi tra soggetti diversi tramite contatto diretto. Sono quindi a rischio contagio le persone che condividono spazzole, forcine, berretti, cuffie o che vivono insieme, indipendentemente dal grado di igiene personale o pulizia degli ambienti.

Ogni anno circa 1,5 milioni di bambini in età scolare e prescolare prendono i pidocchi

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Giunti sull’ospite, questi insetti depongono le uova (dette anche “lendini”), minuscole formazioni color madreperla molto simili alla forfora, ma estremamente difficili da rimuovere. Le uova impiegano circa una settimana per schiudersi, originando una nuova popolazione di pidocchi che diventeranno adulti in una quindicina di giorni.

Va sottolineato che i pidocchi dell’uomo non possono essere trasmessi agli animali domestici, né viceversa, poiché ogni specie è colpita da una diversa tipologia di pidocchio.

Pidocchi: sintomi

Il sintomo caratteristico della pediculosi è il prurito, dovuto ad una reazione irritativo-allergica agli enzimi della saliva del pidocchio. Le lesioni superficiali prodotte dallo sfregamento possono infettarsi, dando luogo a sovra infezioni di origine batterica, come l'impetigine, oppure provocare delle infiammazioni delle ghiandole linfatiche dietro le orecchie e nella parte posteriore del collo (linfoadenopatie regionali).
A volte l’infestazione può essere priva di sintomi particolari, il che rende difficile la sua identificazione.

Pidocchi: come eliminarli

Se si sospetta che un bambino o un altro membro della famiglia sia infestato dai pidocchi, occorre seguire questi passaggi:

  1. Ispezionare attentamente la nuca, alla ricerca di lendini.
  2. Verificare che altri membri del nucleo famigliare non siano già stati contagiati e, in tal caso, iniziare il trattamento nello stesso momento per tutti i soggetti interessati.
  3. Applicare sul cuoio capelluto prodotti naturali dall’azione antimicrobica e sfavorevole all’insediamento dei pidocchi, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.
  4. Disinfettare indumenti, lenzuola e asciugamani, lavandoli a 60° in lavatrice o lasciandoli all’aria aperta per almeno 48h (i pidocchi del capo non sopravvivono a lungo lontano dal cuoio capelluto).
  5. Conservare i giocattoli al chiuso o all’aria aperta per 15 giorni prima di tornare ad utilizzarli.
  6. Disinfettare pettini, spazzole e fermagli immergendoli in acqua molto calda per 10-20 minuti.
  7. Utilizzare un pettine a denti fitti per rimuovere le uova (da disinfettare dopo ogni uso).

Consigli per la prevenzione

È buona norma controllare periodicamente la nuca dei bambini, non scambiare oggetti personali con amici o parenti e utilizzare prodotti specifici (shampoo, lozione) per creare un ambiente sfavorevole all’infestazione da pidocchi.

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