Conservanti, coloranti, glicoli, edulcoranti artificiali, tensioattivi di sintesi e fluoruri: ecco cosa assorbiamo quotidianamente durante il lavaggio dei denti. Queste sostanze sono del tutto inutili ai fini della corretta igiene orale, vengono inserite nel dentifricio a scopo commerciale (è il caso degli edulcoranti, dei coloranti e dei tensioattivi di sintesi, che lo rendono più gradevole), ma hanno un impatto negativo sulla salute. Secondo uno studio dell’European Molercular Biology Organization di Copenhagen, le sostanze chimiche utilizzate nei dentifrici (e nei detergenti d’uso comune) possono agire da “distruttori endocrini”, a causa dell’uso quotidiano prolungato. Considerando anche il cosiddetto “effetto cockatil”, dovuto all’unione di diverse sostanze chimiche nello stesso prodotto e il gioco è fatto.
Assorbimento orale e sublinguale
Attraverso il lavaggio dei denti, i componenti presenti nei dentifrici vengono in parte assorbiti dall’organismo, non solo attraverso la mucosa orale, ma soprattutto per via sublinguale. La via sublinguale infatti è una via d’assorbimento “rapidissima”, utilizzata per la diffusione di principi attivi, i quali entrano direttamente nel circolo ematico grazie all’ingente vascolarizzazione che la caratterizza. Se, da un lato, questa via si rivela la più efficace per la somministrazione di farmaci (anche salvavita) in situazioni d’emergenza, dall’altro permette anche alle sostanze nocive di entrare in circolo nell’arco di 2-3 minuti.