Herpes labiale: tutto quello che c'è da sapere
Herpes labiale: essere o non essere?
Se l’herpes dovesse rispondere a questa domanda risponderebbe senza indugio “essere”, questo perché le persone affette da virus labiale non se ne liberano mai.
Nella maggior parte dei casi questo virus è causato dal Virus Herpes Simplex di tipo 1 (HSV-1) che, dopo il primo contagio, rimane nell’organismo per sempre, passando ciclicamente da una forma latente a una fase acuta infettiva.
Questo virus colpisce 3,7 miliardi di persone nel mondo e in Italia il 93% della popolazione
è entrata in contatto con HSV-1 e presenta il virus in forma latente.
Herpes labiale da virus simplex: cos’è e come si manifesta
L’Herpes simplex è un’infezione virale rappresentata da un’eruzione di vescicole dolorose raggruppate su pelle o mucosa. È causato da un virus della famiglia Herpesvirus di cui l’uomo è l’unico ospite e che, pertanto, rappresenta l’unica fonte di contagio. Il virus dell’Herpes simplex si trasmette quasi esclusivamente per via interumana diretta, attraverso micro-goccioline di saliva.
Come funziona il virus dell’herpes?
Il primo contatto con l’herpes avviene generalmente durante l’infanzia e si manifesta spesso con gengivo-stomatite aftosa. Dopo la guarigione, il virus risale attraverso le fibre nervose fino al ganglio del nervo trigemino dove rimane in una forma quiescente.
A seguito dell’esposizione a fattori di rischio, il virus ripercorre a ritroso le fibre nervose, riemerge in superficie, dove si replica e dà origine alle tipiche lesioni, localizzate prevalentemente sulle labbra, spesso si riattiva più volte all’anno.
Quali sono i fattori di rischio che fanno riattivare il virus HSV-1?
I fattori di rischio che provocano l’herpes sono molteplici, vediamone alcuni:
- Le variazioni ormonali a cui sono soggette le donne, ad esempio durante il ciclo mestruale, possono favorire la riattivazione di HSV-1. Si ipotizza che i livelli di estradiolo possano influire sul sistema immunitario modulando la sua capacità di mantenere il virus nello stato di latenza.
- Lo stress protratto nel tempo causa l’incremento di ormoni quali noradrenalina e corticosterone. L’eccesso di queste molecole inibisce l’azione dei linfociti T, fondamentali per mantenere HSV-1 in uno stato di latenza.
- L’esposizione alla luce solare, e in particolare alla radiazione UV-B, irrita la pelle e causa eritema con conseguente rilascio di istamina e mediatori dell’infiammazione, tra cui le prostaglandine, che
sembrano avere un ruolo importante nella riattivazione del virus.
L’utilizzo di sostanze che proteggono la pelle dalle radiazioni solari riduce l’insorgenza di recidive. Per favorire la guarigione delle lesioni è fondamentale mantenere la pelle idratata e protetta
dalla luce diretta, considerato l’effetto disidratante che il sole ha sulle ferite aperte.
- Il freddo intenso determina vasocostrizione e riduce l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, rendendoli più vulnerabili alle aggressioni. Polveri sottili e inquinamento si depositano sulla
cute irritandola e alterano il film lipidico, causando disidratazione.
La pelle disidratata è più facilmente soggetta a rotture e fessurazioni: la presenza di lesioni determina il rilascio di mediatori dell’infiammazione, i quali promuovono la riattivazione di HSV-1.
- Gli alimenti ricchi di arginina come noci, anacardi e cioccolato, forniscono grandi quantità di questo aminoacido. Il capside del virus è costituito da proteine ricche di arginina per cui questo aminoacido è indispensabile per la replicazione del virus.
Herpes labiale da simplex virus: come prevenirlo
Ma dunque, come rendere Simplex Virus dell’herpes “non essere”?
Non c’è modo di debellare completamente l’herpes, ma una strategia è prevenirne l’insorgenza e la recidiva. Il miglior consiglio è quello di ricorrere ad una giusta integrazione di attivi naturali, che consentono di rinforzare il nostro sistema immunitario e agire con azione antivirale specifica unita alla forza sinergica di una corretta alimentazione.
*Monti M., «Herpes labiale, colpite al mondo 3,7 miliardi di persone» Humanitas Salute, 2 Novembre 2015
*Marchi S. et al., «Epidemiology of herpes simplex virus type 1 and 2 in Italy: a seroprevalence
study from 2000 to 2014”.J. Prev. Med. Hyg. 2017; (58), p. E27-E33